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Fluido Totale e Fluido Totale forte

Pelle disidrata – viso, corpo, mani piedi

Emulsione idratante e nutriente specifica per contrastare secchezza, pruriti e desquamazioni. Sostituisce i normali cosmetici nelle pelli più sensibili e intolleranti, stimola i naturali processi riparativi della pelle; apporta urea (3%), PCA e lattati componenti del naturale N.M.F. (fattore idratante naturale). Con Olus, glicerina vegetale, burro di karitè, Vitamina E, Aloe barbadensis. PRIVO DI PARAFFINA E DI PROFUMO

Fluido totale forte (5% di urea) 

Bioverde da 500ml o 1000ml

Intimo, corpo, viso, mani

Detergente con azione igienizzante e protettiva naturale, adatto all’igiene di tutta la famiglia, anche nel neonato.

Rispetta il manto idrolipidico fisiologico. Particolarmente indicato:

  • Dopo l’attività in piscina
  • Nella detersione intima di adulti e bambini
  • In presenza di pruriti e arrossamenti

Con Olio di Jojoba, Olio di Mandorle dolci, Camomilla, Salvia e Tea tree oil.

Pasta Aloe Ossido di Zinco

Pasta ad azione protettiva e idratante indicata nel trattamento della pelle del bambino e delle pelli delicate in genere.

Contrasta le irritazioni da urina, feci, sudore, calore e umidità, specialmente nelle zone genitali

La sinergia bilanciata dell’Ossido di zinco con Aloe barbadensis, Vitamina E e Camomilla ne accentua l’effetto idratante, lenitivo e riparatore e ne migliora la spalmabilità.

PRIVA DI PARAFFINE E DI PROFUMO.

Olio di Jojoba

Puro Olio di Jojoba al 100% di spremitura a freddo (golden), consigliato:

  • In presenza di desquamazioni e crosta lattea
  • Nel massaggio del neonato
  • Nella prevenzione e trattamento delle smagliature

Puro al 100%

Propoli

Etimologia

L'origine del nome "propoli" ha diverse etimologie:

- La Parola propoli deriva dalle parole greche "pro", che significa davanti, e "polis", che significa città; quindi , già il solo significato del termine testimonia come gli antichi apicoltori avessero osservato che questo insieme di sostanze ha la funzione, per le api, di chiudere l'accesso della propria città ad altri insetti o a corpi estranei.

La propoli è depositata nelle zone perimetrali delle arnie, dove i favi potrebbero subire attacchi o danni da parte di parassiti.

- Altri ancora risalgono a un'etimologia latina, dalla preposizione pro, sempre con il significato di difesa, eil verbo polire cioè "disinfettare", quindi per la pulizia, per la disinfezione.

Origine

Sull'origine della propoli esistono due teorie:

- La prima, del tedesco dott. Kustenmacher, 1907, teoria dell'origine interna o endogena, secondo cui la propoli sarebbe prodotta direttamente dalle api e deriverebbe da residui di polline semidigerito dall'insetto in un apposito organo situato in prossimità dell'intestino e poi rigurgitato.

- La seconda teoria, del dott. Rosh, 1927, teoria dell'origine esterna afferma che la propoli è un insieme di resine e gomme raccolte dalle api che rielaborano con secrezioni enzimatiche prodotte da alcune ghiandole ipofaringee.

La conferma di questa teoria arrivò nel 1971 grazie ad analisi chimiche eseguite da Popravko che fornirono una prova inconfutabile del fatto che la composizione della propoli è molto simile a quella delle resine.

La propoli è un materiale vegetale , ma chi se ne occupa?

L'APE

Una famiglia di api è composta da tre differenti caste di individui:

- La Regina, sovrana e madre dell'alveare, il cui unico compito riguarda la deposizione di uova per assicurare la riproduzione della famiglia.

- I Fuchi,, esemplari di sesso maschile la cui funzione più importante è rappresentata dalla fecondazione della regina.

- Le operaie, esemplari di sesso femminile incapaci di accoppiarsi e dedite unicamente al lavoro. Si dividono in 15000 api adulte bottinatrici, che lavorano all'esterno per la raccolta di nettare, polline e acqua e 15000 api giovani che lavorano all'interno: 5000 larve da nutrire, 5000 uova che si trasformano in larve, 10000 ninfe e quindi insetti adulti.

La propoli è raccolta e trasformata dalle api operaie bottinatrici.

Lìape stacca un frammento di resina della gemma con l'aiuto delle mandibile, poi lo trasporta nei contenitori pollinici delle zampe posteriori, ammucchia più particelle resinose, finchè il carico è completo. Quindi fa ritorno all'alveare, dove si libera del suo raccolto, che viene immagazzinato dopo essere stato arricchito dalle oparie con secrezioni salivari ricche di enzimi.

La raccolta ha luogo durante le ore centrali della giornata, quando la temperatura è superiore a 20° C e le resine sono più malleabili.

All'interno dell'alveare la propoli è usata per molteplici scopi:

- come materiale da costruzione;

- per l'isolamento;

-per la protezione;

- come cemento, mastice o vernice.

Cos'è la propoli?

La propoli è una sostanza resinosa, fortemente adesiva, che le api raccolgono sui germogli e cortecce delle piante, la mescolano con cera e la usano nella costruzione e adattamneto del loro nido.

La qualità della propoli, le sue caratteristiche fisico - chimiche  e il contenuto in sostanze attive variano a seconda della sua provenienza e dagli alberi presenti nella zona in cui le api vivono.

Anche il colore varia a seconda del luogo da dove giunge; ha generalmente un colore bruno, con tutte le possibili sfumature, dal giallo al nero, frequentemente con effetti rossastri e verdi.

Il suo odore è generalmente molto gradevole, aromatico, che si avvicina a quello dell'incenso, pur assumendo, alcune volte, delle sfumature acetose, che muta a seconda delle sostanze resinose presenti. Può variare da note di vaniglia a quelle tipiche di composti di natura fenolica.

Se la propoli viene masticata in principio il suo sapore risulterà tenue, per divinire via via acre, amarognolo e leggermente irritante per la mucosa orale: essa causerà una leggera anestesia locale.

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